Arbeitsblatt: il pastore

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Italienisch
Lesen / Literatur
8. Schuljahr
1 Seiten

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1970
3
05.03.2013

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folienfinder (Spitzname)
Land: Schweiz
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Textauszüge aus dem Inhalt:

Il pastore Che freddo quella notte! Le stelle bucavano il cielo come punte di diamante. Il gelo induriva la terra. Sulla collina di Betlem tutte le luci erano spente, ma nella vallata ardevano, rossi, nostri fuochi.Le pecore, ammassate dentro gli stazzi, si addossavano le une sulle altre, col muso nascosto nei velli.Noi di guardia invidiavamo le bestie che potevano difendersi così bene dal freddo. Si stava attorno ai fuochi che ci cocevano da una parte, mentre dallaltra si gelava.Sulla mezzanotte il fuoco cominciò crepitare come se qualcuno vi avesse gettato un fascio di pruni secchi.Nello stazzo, le pecore si misero tramenare. Alzavano musi in aria, belavano. Sentono il lupo, pensai.Cercai tasto il bastone mi alzai. cani giravano su se stessi uggiolavano. Hanno paura anche loro, pensai.Intanto anche compagni si erano levati da terra. Facemmo gruppo scrutando la campagna. Non era più freddo. Il cuore, invece di battere per la paura, sussultava quasi di gioia. Era dinverno, ci sentivamo allegri come se fosse stata primavera. Era di notte, si vedeva luce come di giorno.Sembrava che laria fosse diventata polvere luminosa. in quella polvere, un tratto, prese figura una creatura così bella che ne provammo sgomento. Non temete, disse lapparizione. Io vi annunzio una grande gioia destinata tutto il popolo. Oggi vi è nato un Salvatore, nella città di David. questo sia per voi il segnale: troverete un bambino avvolto in fasce coricato in una mangiatoia.Non aveva finito di parlare, che da ogni parte del cielo apparvero Angeli luminosi, cantavano: Gloria Dio nel più alto dei cieli, pace in terra agli uomini di buona volontà.Poi tornò la notte, noi restammo come ciechi nella valle piena di oscurità. fuochi si erano spenti. Le pecore tacevano. cani serano acciambellati per terra. Abbiamo sognato! pensammo. Ma eravamo in troppi fare lo stesso sogno. Lì vicino, sulla costa della collina, erano scavate alcune grotte, che servivano da stalla. Avevano la mangiatoia formata di terra dura. Se il Salvatore si trovava in una mangiatoia, voleva dire che era nato in una di quelle povere grotte.Infatti trovammo, come ci aveva detto lAngelo, un Bambino fasciato, in mezzo due animali, un bove un asino. Lasino vi era giunto coi genitori del Bambino.Sul basto sedeva il padre, pensieroso. Presso la mangiatoia, si trovava inginocchiata la madre, in adorazione del suo nato.Guardai quel Bambino il mio cuore sintenerì. Sono un povero pastore, ma ogni volta che vedo un agnellino mi commuovo. quel Bambino mi parve il più tenero, il più innocente degli agnelli.Non so dire altro. Posso solo aggiungere che non ho più provato in vita mia una dolcezza simile quella provata dinanzi quel Bambino.Anche ora che ci ripenso, mi torna la tenerezza per quellAgnello innocente gentile.Sono un povero pastore. Perdonatemi se lo chiamo così. È per me il nome più dolce più caro.